La ceramica, fiore all’occhiello del Made in Italy

La lavorazione della ceramica è parte integrante della cultura italiana ed è una delle eccellenze Made in Italy che ci invidiano in tutto il mondo.

 

Dai Fenici ai Greci, fino agli Antichi Romani, la ceramica e la porcellana connotano arte e bellezza, ma anche utensili e manufatti utili per la vita quotidiana.
Durante i secoli, le lavorazioni e i trattamenti sempre più all’avanguardia hanno permesso delle performance estetiche e stilistiche superiori, fino ai massimi risultati ottenuti dalla cultura dell’artigianità italiana del ‘900: in questa categoria rientrano due nomi fondamentali, Manifattura Ginori e Ceramiche Faenza.

Si tratta di realtà che fanno la storia del nostro Bel paese, custodendo quei valori di artigianalità, cura del dettaglio e selezione dei materiali che distinguono le belle cose fatte a mano.

Scopriamo nel particolare queste due aziende fautrici della miglior ceramica italiana a livello mondiale.

Maioliche siciliane.  Credit photo by Pinterest

Manifattura Ginori

Ha radici nobili il brand Ginori che ci riportano al 1735, quando il marchese Carlo Andrea Ginori avvia la Manifattura Ginori all’interno della villa di famiglia: l’azienda si distingue per evolversi continuamente in base allo stile dell’epoca, dai secoli dei Lumi fino al Romanticismo dell’800, arrivando alla decorazione in stile Liberty e Art Nouveau propria del XIX secolo.

Con il passare degli anni e il succedersi delle generazioni, Manifattura Ginori raggiunge l’apice della notorietà nel 1933, grazie alla direzione artistica dell’architetto e designer Gio Ponti che apporta innovazioni stilistiche e produttive.

Grazie al suo brio e alla continua ricerca stilistica, il marchio Ginori acquista quello stile essenziale che ancora lo distingue.
Negli anni ’80 la Manifattura Ginori si affida ai più grandi designer made in Italy della contemporaneità, come Angelo MangiarottiAchille RossiAntonio Piva, Franca Helg e molti altri ancora, artisti che danno un forte contributo per arredare il lifestyle e le tavole italiane con set e servizi di porcellana accessibili a un pubblico più vasto.

Durante gli ultimi anni Manifattura Ginori passa prima al Gruppo Gucci e successivamente, nel 2016, al Gruppo Kering sotto la direzione artistica del team di Alessandro Michele; dai set da tavola alle creazioni di design, l’azienda porta avanti i cardini tutti italiani di cura artigianale e prestigio delle lavorazioni e dei materiali, il tutto unito a processi produttivi tecnologici e a un occhio sempre rivolto al progresso e alle tendenze più attuali.

 

Gio Ponti Vase by Richard Ginori Italy 1930. Credit photo by Pinterest

Ceramiche Faenza

Maestri Maiolicari Fiorentini rivivono ancor oggi con lo stesso splendore autentico del team di Lea Emiliani e della bottega fondata nel 1978.
Ceramiche Faenza propone manufatti curati nel minimo dettaglio, forti di quella cura e della fine cultura artigianale delle maestranze italiane.
L’azienda segue nel particolare tutte le fasi della genesi dell’opera d’arte, dal progetto alla realizzazione finale; si parte dall’argilla e si ottiene il prodotto di ceramica e di biscotto che viene poi smaltato e successivamente dipinto, rigorosamente a mano.

Nel concept Ceramiche Faenza risiedono principi molto forti e legati saldamente al territorio, con un occhio di riguardo verso i trend più attuali; ad esempio, tra le maioliche e le porcellane del brand si possono ammirare le collezioni esotiche e orientali di Garofano di Faenza, il Libertyl’Art Nouveau e il Déco, la linea Fiorito ispirata al decoro del Tocchio, oppure il classico Berettino Faentino blu lapislazzulo.
Nelle collezioni Ceramiche Faenza non possono mancare i meravigliosi set da tavola traforati dei Bianchi di Faenza, lo stile a foglia di vite, dorato o con festone neoclassico a ghianda.

 

Museo delle Ceramiche di Faenza. Credit photo by Pinterest

Le varie tecniche di lavorazione della porcellana

Tra le varie eccellenze italiane, è doveroso citare la maiolica siciliana e le pittoresche Teste di Moro che tanto caratterizzano il mood mediterraneo all over the world, sdoganato da designer come Versace, Gucci e Dolce&Gabbana.
Si tratta di manufatti che risalgono alla dominazione dei Mori in Sicilia, intorno all’anno 1.000: dalla lavorazione dell’argilla vulcanica sortiscono dei prodotti di prestigio, rigorosamente lavorati e dipinti a mano.
Tutte le Teste di Moro di Caltagirone sono cotte a fuoco e decorate con oro e metalli preziosi, nel rispetto della più rigorosa fattura hand made.

La porcellana è un’altra lavorazione della ceramica che viene cotta ad altissime temperature, dai 1200 ai 1300°C, vetrifica e ottiene quel colore bianco candido purissimo; a differenza della ceramica, contiene delle miscele di minerali come il caolino, il quarzo e l’albite.

Il prestigio della ceramica italiana del ‘900 rivive oggi sulle tavola grazie a servizi piatti esclusivi e di finissima lavorazione; la ceramica trova largo impiego anche nei complementi di arredo di design e nelle installazioni, in sinergia con materiali industriali, resine e siliconi.

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