Memorie della famiglia di Angelo Lelii, il fondatore di Arredoluce

Siamo a Monza, città palcoscenico della straordinaria storia di Arredoluce. Una storia che inizia nel secondo dopoguerra, quando Milano e la Brianza erano il cuore pulsante del lighting design.

Un vero e proprio hub creativo nel quale sono state fondate le più celebri botteghe come Fontana Arte nel 1932 del maestro Gio Ponti, ArteLuce di Gino Sarfatti nel 1933, nel 1943 Azucena e O-luce e, arriviamo alla protagonista del racconto, Arredoluce di Angelo Lelli fondata sempre nel 1943.

Angelo Lelii è nato ad Ancona nel 1915, trapiantato a Monza sposa Rosa Bianca Bussetti nel 1940. Il suo Cognome in quei anni viene spesso frainteso tanto che oggi non si capisca ancora se Lelii o Lelli. Imprenditore e progettista, puntava sempre in alto, amava la bella vita e gli Stati Uniti, dove inizierà nel 1950 una proficua collaborazione con Prescolite di Seattle e Raymor, così anche come la Lightolier e Altamira.

A testimoniare il grande amore per gli Stati Uniti il suo cappello da Cow Boy e un ritratto nel suo showroom di John Fitzgerald Kennedy, dove si racconta che alla famiglia del politico vengono regalate personalmente tre pezzi della famosa lampada Cobra (1 in cromo e 2 in ottone) poi una coppia di Stelline, modello 12291, in onore della loro Bandiera.

Stelline by Angelo Lelii. Credit photo by Pinterest

Grazie agli Usa Lelli compierà un altro grande passo di modernità, importerà per primo in Europa la lampada Alogena. Ma non si ferma qua, la mente di Lelii era curiosità e innovativa, ogni volta che tornava dai suoi viaggi d’affari portava sempre qualche novità come ad esempio i post-it, di cui era terribilmente affascinato tanto da tempestare qualsiasi cosa nella sua azienda.

Più i suoi prodotti vengono apprezzati oltre oceano più cresce la fama a livello globale tanto che negli Emirati Arabi, nel Kuwait, Kuala Lumpur e Bangkok si riproporranno ingigantite le foglie dei suoi fiori per i cancelli e le fontane di prestigiosi alberghi. Anche a Teheran si realizzò per lo scià di Pahlavi e di Farah Diba una fontana luminosa di quattro metri di diametro. Altro prodotto di successo ma non per l’arredo luce sono i rari Cavalli per quadri in ottone.

Scelta progettistica e di lavorazione del materiale

Lelii per assemblare e ottenere i migliori prodotti sul mercato scelse molto bene la sua filiera di fornitori che all’epoca erano il cuore della Brianza, una garanzia di qualità.

Per il ferro si rapportava a Crippa di Arcore che aveva un’ottima lavorazione del ferro e di vari materiali preziosi come l’ottone. Zucchi a San Rocco era il suo punto di riferimento per le forme delle varie lastre, mentre da Maspero per le fusioni. Ogni progetto veniva accuratamente supervisionato da Angelo Lelii, ogni singolo pezzo doveva essere calibrato e forgiato come lui chiedeva e la qualità era imprescindibile.

Credit photo by Pinterest

Collaborazioni e Designer di Arredoluce

ArredoLuce oltre al suo fondatore e progettista Lelii, ha vantato di grandissime collaborazioni esterne avvalendosi del genio, sensibilità artistica di designer come Gio Ponti, Ettore Sottass, Achille e Fratelli Castiglioni, fino al grande estro creativo di Nanda Vigo, inserita in azienda molto giovane per poi diventare una designer internazionale di successo. Nanda Vigo fu anche la progettista dell’ultimo showroom di Arredoluce in centro a Monza.

“Si conclude il primo capitolo della grande storia di un’azienda tutta italiana. Averne cura significa aver cura di noi stessi, del nostro futuro e soprattutto del nostro patrimonio culturale, professionale e imprenditoriale. A breve la prossima puntata..”

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