Nel panorama internazionale del design d’autore l’Italia possiede una posizione di prestigio nelle case luxury, ottenuta grazie a una continua declinazione di eccellenza e innovazione nel campo artistico, tecnico e manifatturiero.
La sfida è proprio nella produzione di un design emozionale e originale, che testimonia consapevolmente la storia e la tradizione nazionale nel creare case luxury, anche attraverso l’impiego e il ribaltamento di materie, regole e forme. L’italica firma riscontra un crescente successo di presenza nelle abitazioni luxury sia nazionali che internazionali. Un mercato che, dati alla mano, aumenta del 4-5% ogni anno, un buon risultato considerando che è un settore dai tempi di produzione e sostituzione non certo brevi.
Elaborare un elenco di personalità maggiormente rappresentative del design d’autore italiano sarebbe un’operazione lunga e complessa, perché tanti sono e sono stati gli inventori di oggetti diversamente funzionali, ideati e realizzati sovrapponendo le dimensioni temporali e spaziali. Nomi noti legati a simboliche produzioni del passato, rivisitate nel presente e pronte per essere traslate nel futuro; ma anche nomi nuovi, giovani designer di opere a forte impatto sensoriale, che trovano la loro ragione di essere in una tradizione di semplice eleganza, pulizia e rigore, ma con una rilettura sovversiva e sperimentale.
Azzardando e forzando una scelta tra gli autori di design più in voga nelle case luxury, brillano nomi quali Pier Giacomo e Achille Castiglione, ideatori del brand Flos, la cui lampada da terra Arco ha bypassato il concetto del tempo: proposta nel 1962 ed entrata subito a far parte dell’immaginario collettivo, questa lampada elabora e supera il contrasto materico tra la solidità della base marmorea e la leggerezza dello stelo telescopico in acciaio; Fabio Novembre, ideatore di Nemo, poltrona e scultura ispirata alle sembianze classiche, che accoglie, nasconde e svela l’interiorità dell’essere umano.
E ancora Vico Magistretti che nel 1972 dà vita al divano 675 Maralunga, il cui elemento geniale è l’uso di una catena da bicicletta per la movimentazione dello schienale, un brevetto d’avanguardia che unisce in una visione d’insieme praticità, bellezza e design. Da non dimenticare Cassina e il suo Veliero del 1940, la libreria che oltrepassa le leggi di staticità ed equilibrio: i libri fluttuano nell’alternanza di vuoti e di luce, data dalla trasparenza del vetro. Alla fine di questa parziale panoramica di mostri sacri del design non può mancare Gaetano Pesce e la sua poltrona Up, che a dispetto del nome anglofono richiama la morbidezza delle forme femminili mediterranee, di un’antica dea fertile, che accoglie e culla nel suo confortevole grembo un altro essere umano.
Oggetti di design semplici e allo stesso tempo rivoluzionari che hanno colto indelebilmente il senso della storia della produzione artistica nazionale: pluripremiate icone italiane d’avanguardia che sono entrate a far parte di importanti collezioni museali mondiali.
Il pubblico internazionale del segmento luxury conferma l’interesse per la produzione italiana di oggetti e arredamenti di design: un interesse diversificato per collocazione geografica, ma che non cambia in termini di aumento costante della richiesta. Tra i marchi italiani contemporanei più ricercati e apprezzati nel mondo troviamo B&B Italia, Poltrona Frau, Artemide, Cassina, Boffi, Kartell, Alessi e Flos. Un altro settore molto amato all’estero sempre in ambito luxury riguarda i complementi d’arredo firmati dalle griffe della moda: Cavalli Home, Fendi Casa, Armani Casa e Versace Home. L’Italia detiene il primato culturale di ricerca, sviluppo e sperimentazione in un settore altamente concorrenziale come quello del design d’autore.
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